Un bicchiere di vino fa bene al cuore.
È proprio vero?

Gli effetti dell'alcol sull'uomo: convinzioni popolari e dati scientifici

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A tutti piace bere, ovviamente alcolici: dal “salutare” vino ai pasti, alla birra d’estate o i shottini del sabato sera. E poi compleanni, lauree, acquisti importanti e… ogni occasione è buona per aprire uno spumante e brindare. Ma non tutti conoscono gli effetti dell’alcol e cosa avviene nel nostro organismo quando ne beviamo; se c’è differenza di reazione tra uomo e donna, bere a digiuno o insieme ad un pasto abbondante e soprattutto quale effetto sulla salute ha una sbronza o l’abitudine quotidiana di “alzare il gomito”: insomma, quando il bere diventa troppo.

L’alcol crea dipendenza

Alcolista solitario - guard113 da pixabay

Per prima cosa dobbiamo chiarire un concetto al quale si presta poca attenzione: l’alcol è una forma di droga, perché al pari di altri stupefacenti crea dipendenza. E questo è già un problema. Chi ha avuto a che fare con alcolisti sa quanto è difficile smettere. Si diventa alcolisti in modo subdolo, senza che ce ne accorgiamo: si comincia come un gioco, poi diventa abitudine e quando è cattiva, l’abitudine si chiama vizio. Poi viene difficile venirne fuori anche perché specie tra i giovani bere tanto è quasi un punto di onore, per cui…
Come ogni droga, bere alcolici viene associato al divertimento, a volte ne è uno degli aspetti, ma passati i momenti piacevoli l’impatto che provoca sulla nostra salute ha molte più conseguenze di quello che pensiamo.
Non si ha idea di quante persone perdono la vita per causa dell’alcol: in maniera indiretta, come vittime della strada per incidenti causati o in cui si è vittime; oppure direttamente per i gravi danni che l’alcol causa agli organi, in primis il fegato ed il pancreas. Alcune stime calcolano che la mortalità a causa dell’alcol sia intorno alle 5000 vittime all’anno in certi Paesi. Numeri impressionanti!

Cosa succede quando l’alcol entra nel nostro organismo

I postumi dell’alcol solo un segno dei problemi che il nostro organismo ha avuto dopo l’assunzione di una certa quantità di alcol. Qualcuno pensa che ci possono essere degli effetti curativi in sostanze mangiate subito dopo ma non ci sono prove scientifiche che dimostrano che ci siano sostanze che possono aiutare a superare la sbronza.

Le bevande alcoliche contengono alcol etilico o etanolo, una sostanza che il nostro organismo converte dapprima in acetaldeide e dopo in acetato. L’acetaldeide è un composto tossico responsabile di tutti gli sgradevoli effetti immediati legati al consumo esagerato. L’acetato, invece, è un composto utilizzato nei vari processi energetici. Di questo va tenuto conto per chi fa una dieta: un grammo di alcol apporta infatti ben 7 calorie, quasi il doppio delle 4 calorie di zuccheri e proteine. Solo che l’alcol contrariamente agli altri nutrienti è una sostanza estranea all’organismo, che la assorbe rapidamente ma che ne elimina soltanto il 10% a livello di reni e polmoni. La maggior parte dell’alcol viene eliminato a livello del fegato attraverso processi ossidativi e questo pone un forte carico sull’organo che è il primo a accusare gli effetti deleteri.

La capacità del fegato di processare l’alcol è limitata, gli enzimi che si occupano di questi processi possono processare pochi grammi di alcol all’ora. Le sostanze tossiche in eccesso rimangono in circolo determinando effetti più o meno rilevanti a seconda della quantità di alcol consumata.
Intanto viene una sete importante perché bevendo alcolici aumenta la disidratazione perché l’acetaldeide causa sudorazione, nausea e vomito tutti sintomi di una classica sbornia. Uno degli effetti del troppo bere è il bisogno di urinare più spesso soprattutto per gli effetti dell’alcol sull’ipotalamo, esattamente sulla ghiandola pituitaria che è quella che ci fa trattenere l’urina.

Cosa causa l’alcol a livello cerebrale?

L’alcol in circolo non ancora metabolizzato e la stessa acetaldeide determinano effetti negativi a livello del sistema nervoso. Inizialmente si diventa euforici, rilassati e felici e si abbattono i freni inibitori per cui si ha quella sensazione di leggerezza, ma pian piano, l’alcol si accumula e agisce sui neuroni rallentando la velocità di trasmissione dell’impulso nervoso. Ora, dal momento che le informazioni passano da una cellula cerebrale all’altra sotto forma di messaggi chimici noti come neurotrasmettitori, l’alcol crea scompiglio per cui le informazioni arrivano un po’ distorte dando quel classico biascicamento nel parlare, scadimento dei tempi di reazione, difficoltà di articolazione del discorso, confusione mentale e perdita della memoria: il caratteristico  blackout che si verifica dopo una sbornia perché l’alcol danneggia le sostanze chimiche necessarie a fissare il ricordo nel cervello. Anche gli organi dell’equilibrio vengono manomessi e progressivamente il passo diventa incerto e barcollante con difficoltà a mantenere la linea retta.
Nei casi estremi si può arrivare al coma etilico che se non trattato urgentemente provoca la morte del soggetto. 

Quanto alcol si può bere senza fare danno all’organismo?

Ormai si è capito: l’alcol fa male, se è poco fa male poco, se molto fa male molto.  Ma il piacere di “bere una cosa”, come si fa a rinunciarvi? L’importante è sapersi moderare gustando il lato piacevole e minimizzando gli effetti negativi. La domanda è dunque: quanti drink posso consumare in tutta sicurezza?

Birra, vino o superalcolici?

birra

La birra possiede indubbiamente molte qualità salutari. Contiene vitamine, aminoacidi e sali minerali, per cui risulta eccellente anche per chi fa sport: disseta e reidrata dopo un’intensa attività fisica, è anche molto nutriente e aiuta quindi a recuperare le forze.
Pare anche che mantenga livelli elevati di HDL, il colesterolo buono, con benefici cardiovascolari.

In quanto alimento fermentato possiede inoltre effetti benefici per il nostro intestino.
Tantissime qualità dunque, a patto che non si esageri con le quantità!
Quanto birra si può bere per non arrecare danno al nostro organismo?
La dose ben tollerata è di circa 300 ml (una lattina standard) per le donne, il doppio per gli uomini.

calice di vino - by congerdesign da Pixabay

Il vino. Sicuramente possiede sostanze benefiche fra cui i famosi polifenoli tanto salutari da cui l’idea che è passata nei media che un bicchiere di vino fa bene al cuore, quasi che fosse terapeutico.
Ahimè, non è proprio così, perché i benefici potenziali ci sono, ma sono irrisori e per di più vengono annullati dalla quota alcolica piuttosto elevata che sicuramente bene non fa, anzi…
Certo sarebbe improponibile rinunciare al piacere di un buon bicchiere di vino ai pasti per cui ecco quanto assumerne per ogni pasto:
Per gli uomini un bicchiere a pasto  (circa 125 ml) le donne un po’ meno.

Superalcolici by stevepb pixabay

I superalcolici che hanno una quantità considerevole di alcol, circa 35° o più di volume alcolico, si capisce che vanno limitati al massimo. Anche perché di solito si bevono fuori pasto. Diciamo che per fare meno male, è bene assumerli sempre e comunque a pancia piena, dunque dopo il pasto. La quantità di un shottino, circa 40 ml, non deve essere superata.

Dosi maggiori causano uno stress al fegato. Se l’alcol viene assunto in grandi quantità in poco tempo l’organismo adotta delle misure compensatorie per limitare i danni: per questo viene il riflesso del vomito e successivamente si perde coscienza impedendo l’assunzione di ulteriore alcol. Se poi l’evento è sporadico o una tantum, il fegato ha il tempo di recuperare la propria integrità. Ma se l’assunzione è continuativa, allora il fegato non fa in tempo a rigenerarsi e dopo la steatosi iniziale (aumento della sostanza grassa) rischia di  ammalarsi di cirrosi irreversibilmente.

Alcol e tasso alcolemico: limiti imposti dalla legge

Guida in stato di ebbrezza - by escuelapolicialosbarrios.blogspot.com
CC3
foto by – escuelapolicialosbarrios.blogspot.com licenza Licencia Creative Commons 3.0

La legge è giustamente molto severa  per chi guida in stato di ebbrezza. Il Codice della Stradaarticolo 186 – vieta la guida in stato di ebbrezza (“conseguente alla consumazione di bevande alcoliche”) sanzionando un’eventuale violazione con una multa che va dai 527€ ai 6.000€ a seconda del tasso alcolemico del conducente, la perdita di dieci punti nella patente, il ritiro della patente, fino all’arresto.

Attenzione: ai neopatentati e ai guidatori fino ai 21 anni non è consentito bere proprio nulla! Se invece superano il limite le sanzioni saranno aumentate di un terzo.

Il limite di tasso alcolemico consentito dalla legge è di 0,5 g/l. A quanto corrisponda nella realtà in termini di bicchieri dipende da molti fattori, età, peso, sesso… per cui diciamo indicativamente che sarebbero consentiti:

per un uomo di 75 kg a stomaco vuoto: 1 birra (330ml) o 1 calice di vino (125ml);
per un uomo di 75 kg a stomaco pieno: massimo 2 birre o circa 2 calici di vino
per una donna di 60 kg a stomaco vuoto: 1 birra o mezzo calice di vino;
per una donna di 60 kg a stomaco pieno: 2 birre o 1 calice di vino.

Per informazioni sulla quantità di bevande alcoliche che si possono assumere per non rischiare di essere sanzionati per guida in stato di ebbrezza, ecco la tabella completa pubblicata dal Ministero della Salute con tutte le informazioni: → Tabella Scafato (salute.gov.it)

Ma è vero che l’alcol distrugge cellule cerebrali?

Certamente sarebbe esagerato affermarlo. No, non proprio. Di sicuro diminuisce le capacità di neurotrasmissione tra i neuroni e questo a lungo andare può danneggiare alcune funzioni cerebrali. È un po’ peggio la situazione quando si è ancora giovani perché il cervello ne può risentire ancora di più. Ora è risaputo che sono moltissimi giovani ancora adolescenti a fare abuso di alcol e questo particolare va tenuto conto dal momento che il cervello a questa età è ancora in fase di evoluzione, sta ancora costruendo le sue strutture basi, tra le quali le terminazioni delle connessioni nervose che sono in fase di isolamento. L’eccesso di alcol nel circolo cerebrale può causare delle difficoltà e delle malformazioni nelle guaine isolanti delle connessioni del cervello rendendo poi il passaggio dei neurotrasmettitori più rallentato.
Sono studi ancora in corso e non conosciamo ancora i risultati definitivi ma molti indizi sembrano guidare verso questa direzione: l’alcol bevuto costantemente in età giovanile modificherebbe la struttura del cervello.

Alcol e sesso

Convinzioni alimentate da dicerie, cinematografia e una certa letteratura inducono a pensare che una buona bevuta migliori le performance sessuali. Cadono i freni inibitori, si diventa più spudorati, più trasgressivi e quella aura di incoscienza che provocano i fumi dell’alcol renderebbe più magici certi momenti. Anche questo è un mito da sfatare. In realtà l’alcol disinibisce e migliora la capacità comunicativa ma di fatto peggiora le prestazioni fisiche e sessuali fino ad arrivare in certi casi ad un insuccesso completo. Tipo addormentarsi sul più bello! Ma non solo…

quanto bere - by pixabay

Regole per godere in tranquillità un buon bicchiere

Bevete moderatamente tenendo conto che:

Accompagnare le bevande con un pasto abbondante ne riduce l’assorbimento. Dunque bere sempre a stomaco pieno.
La quantità di alcol incide molto di più nelle donne piuttosto che negli uomini perché la costituzione femminile ha più quota grassa che idrica. Dunque una donna deve bere sempre meno di un uomo.
La corporatura ha un peso notevole. Più grande è la costituzione fisica meglio si regge l’alcol.
L’alcol bevuto in bevande frizzanti viene assorbito più velocemente rispetto alle bevande alcoliche senza bollicine. Attenzione quindi ai cocktail alcolici perché l’alcol è presente ma sembra nascosto dalle altre componenti.

Infine ma è l’attenzione più importante: non bere se dovete guidare e neppure mettetevi in macchina con chi ha bevuto. L’illusione di chi ha bevuto è di essere perfettamente lucido e in grado di guidare, ma in realtà i suoi riflessi sono molto rallentati e la sua attenzione sotto la soglia di sicurezza.

Saverio Schirò

Fonti:-Alcol in Ask the doctor, Netflix.com
-Maurizio Tommasini, Cosa succede quando beviamo 

-Stefano Vendrame, Alcolici: quanto, quando e come 
– immagini by pixabay.com

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Disclaimer

I contenuti degli articoli, per quanto frutto di ricerche accurate, hanno uno scopo esclusivamente informativo e non sostituiscono in alcun modo l’intervento o l’opinione del medico o la sua diagnosi in relazione ai casi concreti. Tutte le terapie, i trattamenti ed i consigli di qualsiasi natura non devono essere utilizzati a scopo diagnostico o terapeutico per qualsiasi malattia o condizione psicofisica. Conseguentemente si consiglia in ogni caso di contattare il medico di fiducia.

Saverio Schirò
Saverio Schirò
La medicina spiegata in maniera semplice dopo quarant'anni di esperienza nel campo sanitario come infermiere e tecnico specializzato in cardiologia presso ARNAS Ospedale Civico di Palermo.

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