Quando l’intestino è in buona salute, tutta la persona sta bene! Forse non ci hai fatto caso, ma ricordi che ogni volta che hai problemi di stomaco, ti accompagna un malessere generale? Ed è normale. Perché l’intestino in buona salute partecipa al benessere in molti modi dal momento che è connesso col tuo cervello. Non è vero che quando ti emozioni ti trema lo stomaco? E se hai paura ti viene di andare in bagno? E non sentiamo “le farfalle allo stomaco” quando siamo innamorati?
Ma questo non è tutto: l’intestino è molto di più dell’organo della digestione, infatti sono ormai tantissimi gli studi che hanno dimostrato che entra in gioco in numerosi meccanismi dell’organismo che non ti aspetteresti. Ecco perché è necessario prenderci cura del nostro intestino più di quanto non facciamo e mantenerlo sempre in buona salute!
Cos’è l’intestino?
L’intestino è un organo simile a un lungo tubo “attorcigliato” all’interno dell’addome e fa parte dell’ultima parte dell’apparato digerente. Questo è deputato alla digestione e dunque assimilazione dei nutrienti necessari all’organismo. Per questa ragione, il suo stato di salute è fondamentale per il benessere di ogni persona. L’apparato digerente inizia dalla bocca e finisce nello sfintere anale interagendo con altri organi importanti per la digestione, come il fegato, il pancreas e la cistifellea.
L’intestino è diviso in due parti: l’intestino tenue, l’intestino crasso.
L’intestino tenue parte dallo stomaco ed è lungo circa 6-8 metri per circa 2 cm di larghezza. L’intestino tenue assorbe i nutrienti dal cibo che mangi mentre gli scarti non assorbiti, insieme all’acqua passano nell’intestino crasso.
L’intestino crasso (chiamato anche colon) è lungo circa 2 metri e largo circa 7 cm. Qui transita la parte non assorbita degli alimenti in forma semiliquida; nel tragitto l’acqua viene riassorbita nel corpo lasciando più solide quelle che saranno le feci. Queste vengono immagazzinate nell’ultima parte del colon, che si chiama retto, finché un segnale non indica che si è pronti per andare in bagno e le feci verranno espulse attraverso l’ano.
A seconda di ciò che è stato mangiato, il cibo può impiegare diverse ore per percorrere il tratto digestivo.
Quali sono i segni di un intestino in buona salute?
Parliamo di intestino sano quando innanzitutto non avvertiamo disturbi evidenti come dolori, coliche o gonfiore nell’addome, ma a livello più personale spesso il benessere viene espresso come “normale funzione intestinale associando la” parola “regolare” per descrivere le buone abitudini intestinali. Quando si parla di regolarità dell’intestino, però spesso si fraintende con l’abitudine di “andare in bagno” ogni giorno.
Qual è la normale frequenza della funzione intestinale?
È comune per le persone andare in bagno una volta al giorno, ma è anche normale andarci più o meno spesso: non esiste una regola fissa sul numero di volte in cui si deve andare di corpo. Da diverse volte al giorno a diverse volte alla settimana, può essere normale, poiché le abitudini intestinali possono variare da un individuo all’altro.
Cosa significa “essere regolari”?
Essere regolari significa che i movimenti intestinali siano semplici e le feci possano essere espulse facilmente. Per questo, la consistenza delle feci è più importante della frequenza in cui si va in bagno.
Le feci dovrebbero essere morbide ma consistenti abbastanza da renderle facili da passare. Quasi sempre marroni a causa della bile, tieni presente che certi alimenti possono influenzarne il colore. Tuttavia se le tue feci sono quasi nere o grigio chiaro o beige, potrebbe non essere un colore normale, per cui, se ti capita più volte, dovresti parlarne col tuo medico perché può essere il segno che qualcosa non va bene.
E la puzza? È normale che le feci abbiano un odore particolare: la causa sono i miliardi di batteri che vivono nel tuo apparato digerente che migliorano i processi metabolici e digestivi. Quindi stai tranquillo: la cacca puzzolente indica un intestino sano!
Da come vai in bagno capisci come sta il tuo intestino
Andare di corpo senza difficoltà è un segno importante della buona salute intestinale.
Un buon funzionamento dell’intestino non significa solo essere regolari. Infatti, se dovrebbero bastare pochi minuti per svuotare l’intestino, dovresti anche essere in grado di resistere per un breve periodo di tempo dopo aver sentito il primo stimolo di andare in bagno. Inoltre è importante andare di corpo facilmente e senza dolore: non dovresti sforzarti sul water o faticare per andare di corpo, come ad esempio quando le feci sono troppo dure o secche.
Piccoli consigli per svuotare l’intestino senza sforzarsi
La maggior parte delle persone impara le buone abitudini intestinali in modo naturale ma a volte dovrebbero essere imparate sin da quando si è piccoli in modo da sviluppare correttamente i muscoli del pavimento pelvico (i muscoli che controllano il movimento intestinale).
Trattandosi di un’abitudine, può essere favorita da comportamenti fondamentali, che sono la corretta alimentazione e una costante attività fisica: mantieni una dieta sana e varia che include cibi ricchi di fibre (cereali integrali, frutta e verdura) e bevi 6-8 bicchieri d’acqua (1,5-2 litri) al giorno; fai attività fisica ogni giorno e in questo modo aiuterai il tuo intestino a muovere il cibo attraverso il tratto digestivo.
Dal punto di vista pratico ci sono dei piccoli accorgimenti che possono aiutare a compiere questa operazione: ritagliati un tempo adeguato per andare in bagno in modo da non avere fretta o sforzarsi per fare presto.
Anche la posizione può aiutare a svuotare l’intestino: piegati in avanti, con la schiena dritta, gli avambracci sulle cosce e i piedi leggermente sollevati sono la posizione ideale: ricorda di non trattenere il respiro mentre lo fai!
In conclusione
Sii consapevole delle tue abitudini intestinali in modo da notare se qualcosa cambia, perché un cambiamento improvviso può segnalare un problema. Alcuni disturbi intestinali possono essere sintomi di condizioni patologiche come la sindrome dell’intestino irritabile, malattie infiammatorie, allergie o intolleranze alimentari, così come la presenza di sangue nelle feci deve essere prontamente segnalata al proprio medico curante.
Ma anche in assenza di anomalie nella funzione intestinale, dopo i 50 anni, è buona norma sottoporsi ai test di screening appropriati per la prevenzione del cancro all’intestino.
Saverio Schirò
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