Sindrome dell’occhio secco e smart working

Un disturbo comune specie in tempo di pandemia da Covid - 19

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La sindrome dell’occhio secco (dry eye syndrome) può colpire chiunque e può essere un fatto temporaneo o cronico. Temporaneo: quando si risolve nel breve termine con l’applicazione di colliri; cronico: quando il problema oculare richiede molto tempo e cure, sia per brevi periodo che per lunghi periodi. Il paziente in questo caso alternerà momenti di remissione completa e periodi di riacutizzazione della patologia.

La sindrome dell’occhio secco è una malattia oculare molto diffusa e invalidante. Si verifica quando il film lacrimale, che protegge la superficie esterna dell’occhio, evapora velocemente provocando bruciore, fastidio, arrossamento, sensazione di corpo estraneo, fotofobia e dolore.

Cosa causa l’occhio secco?

L’occhio secco è causato da un’eccessiva vaporizzazione del film lacrimale o da una ridotta produzione di lacrime generato da diverse cause:

  • processo di invecchiamento (riguarda soprattutto le donne in menopausa)
  • effetti collaterali degli antistaminici
  • patologie autoimmuni, come l’artrite reumatoide
  • problemi legati all’ammiccamento o alla mancata chiusura palpebrale (alterazioni anatomiche delle palpebre)
  • abuso di alcol e/o fumo
  • stress e depressione
  • uso prolungato di lenti a contatto
  • eccessiva esposizione a device (smartphone, tablet, monitor di computer)

Occhio secco da smart working

L’emergenza sanitaria legata alla pandemia da COVID-19 ha richiesto la necessità di lavorare in smart working e agli studenti di seguire le lezioni da computer aumentando in entrambi i casi l’esposizione a display visivi e quindi il rischio di avere l’occhio secco. Inoltre la luce blu, emessa dai dispositivi con schermo compresa tra i 380 nm e 440 nm, è considerata potenzialmente dannosa sia per la cornea che per la retina. Oltre queste cause personali si registrano anche cause ambientali quali l’inquinamento atmosferico e l’aria secca o climatizzata.

Trattamento dell’occhio secco

Rivolgersi a un medico oculistica specializzato nella sindrome dell’occhio secco permette al paziente di iniziare tempestivamente la cura più adatta alla sua condizione patologica. Il primo passo su come curare l’occhio secco è determinare cosa causa il problema e successivamente stabilire il trattamento terapeutico più adeguato.

Una delle terapie più frequenti per curare l‘occhio secco è l’utilizzo di colliri, lacrime artificiali, corticosteroidi a collirio, unguento oftalmici, Ciclosporina a collirio, che danno un sollievo temporaneo.
Esistono altre possibilità per la cura dell’occhio secco come la chiusura del condotto lacrimale mediante l’applicazione di tappi realizzati in silicone, possono essere permanenti o temporanei.
È possibile una terapia mediante device medici di ultima generazione che permettono la stimolazione delle ghiandole palpebrali deputate alla formazione del film lacrimale grazie alla luce pulsata (Intense regulated pulsed light).

Trattamenti naturali per aiutare l’occhio secco cronico

  • Eseguire un impacco caldo e umido: immergere un batuffolo di cotone o un dischetto struccante in dell’acqua, fatta precedente bollire, e successivamente portare il batuffolo di cotone sugli occhi e lasciare agire per 10 minuti circa. Questo trattamento aiuterà le ghiandole a produrre un film lacrimale migliore.
  • Portare gli occhiali: indossare gli occhiali per proteggere gli occhi durante il giorno.
  • Massaggiare gli occhi: eseguire dei massaggi sulle palpebre verso le ciglia. In questo modo si aiuta il contenuto lipidico delle ghiandole a fuoriuscire migliorando il film lacrimale.
  • Mangiare cibi ricchi di omega 3: la miglior soluzione per poter assumere omega 3 è mangiare pesce dei mari freddi, come il merluzzo o il salmone.

Ma se il problema persiste è sempre meglio rivolgersi ad un oculista che con terapie tradizionali e all’avanguardia può aiutarti a curare l’occhio secco, se possibile, in maniera definitiva.

Gregorio Lo Giudice
Oculista 

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Disclaimer

I contenuti degli articoli, per quanto frutto di ricerche accurate, hanno uno scopo esclusivamente informativo e non sostituiscono in alcun modo l’intervento o l’opinione del medico o la sua diagnosi in relazione ai casi concreti. Tutte le terapie, i trattamenti ed i consigli di qualsiasi natura non devono essere utilizzati a scopo diagnostico o terapeutico per qualsiasi malattia o condizione psicofisica. Conseguentemente si consiglia in ogni caso di contattare il medico di fiducia.

Dr. Gregorio Lo Giudice
Dr. Gregorio Lo Giudicehttp://www.gregoriologiudice.it
Medico Oculista ARNAS Ospedale Civico di Palermo - cellulare: 331 144 6151

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