La Via D’Ossuna a Palermo percorre il tratto, di circa 400 metri, che va da Corso Alberto Amedeo fino ad arrivare a Via Colonna Rotta.
La via prende il nome da Pietro Tellez y Giron, duca D’Ossuna, che nacque a Valladolid nel 1579 e morì a Madrid il 25 settembre 1624. Dal 1611 al 1616 fu viceré di Sicilia, dove dimostrò una grande capacità politica ed amministrativa, un notevole coraggio ed una mirabile gestione della giustizia. Fu sicuramente uno degli uomini più validi che furono mandati dalla Spagna per il governo dell’isola.
Tra i compiti del viceré c’era quello di far costruire una nuova porta nella cinta muraria della città, che soddisfacesse i desideri degli abitanti del quartiere del Capo e dei padri francescani del convento dell’Annunziata alla Zisa. La porta fu realizzata nel 1613 dall’architetto Mariano Smiriglio e fu inaugurata il 4 febbraio dello stesso anno con una celebrazione solenne. Nel 1708 la porta fu chiusa per via di alcuni cedimenti strutturali che ne minacciavano l’integrità e fu restaurata e riaperta nel 1732 grazie all’interessamento dell’allora giureconsulto Francesco Ingastone. La porta venne anche ribattezzata porta di Sastago, dal nome del viceré dell’epoca Cristoforo Fernandez de Cordova, conte di Sastago, tuttavia i cittadini continuarono a conoscerla con l’antico nome di Porta D’Ossuna fino al momento della sua definitiva demolizione nel 1872.
Una delle vie piú conosciute nel popolo di palermo. bello.